MAIS CE N’EST PAS ENCORE LA NUIT
di Isabella Caserta e Cathy Marchand/Living Theatre
musiche originali di Franco Battiato
con
Jana Balkan, Andrea Bendazzoli, Elisa Bertato
Davide Bertelè, Riccardo Caserta, Cristina Cavazza
Martina Colli, Paola Danese, Ilaria Favé, Massimo Festi
Michela Gasparini, Elisa Goldoni, Mariam Gaid Hassan, Francesco Laruffa
Alberto Novarin, Andrea PasettoAlessandro Perera, Eleonora Principe
Martina Scienza, Veronica Tollin, Luigi Vandelli
Coro Scaligero dell’Alpe/CAI-Verona
scene e costumi Laboratorio Teatrale
responsabile tecnico Luca Cominacini
Teatro Scientifico – Teatro Laboratorio/ Estate Teatrale Veronese 2015
“He who uses violence against his enemy will turn
and use violence against his own people”
Partendo dallo spunto del primo conflitto mondiale un site specific all’ex arsenale militare per parlare di guerra (di ieri e di oggi) in particolare dal punto di vista femminile. La donna che sulla sua pelle ha visto, vissuto, provato violenza e tuttora vede, vive e prova violenza.
Il progetto non si pone tanto come una rievocazione del primo conflitto quanto come una riflessione sull’insensatezza della guerra, sulla violenza che scatena e in particolare su quella che passa sul corpo delle donne.
Dal passato al presente attraverso le parole degli antichi e dei contemporanei visitando la babele linguistica dei popoli che s’intersecano nella guerra.
Si dà voce attraverso una scrittura collettiva, testimonianze, testi, canti, gestualità, ad una performance che possa donare un seme agli spettatori che li porti a riflettere, a voler cambiare l’orrore in solidarietà, in ascolto dell’altro.
Un grido che giunge fino ad oggi, alle guerre grandi e piccole che l’uomo continua a perpetrare sull’uomo, sulle cose, sulla natura.
Lo spettacolo è accompagnato dalle musiche originali composte per l’occasione da Franco Battiato le cui suggestioni sonore s’intersecano al narrato.
Quando ho pensato questo progetto mi sono chiesta con chi avrei voluto collaborare e subito ho pensato a Cathy Marchand, attrice storica del Living Theatre accanto a Julian e Jhudit, al Living sia per la sua storia sia per la sua presenza a Verona nel nostro Teatro Laboratorio con Antigone e Sette meditazioni sul sadomasochismo politico. Mi sembrava un ponte per congiungere il passato con il presente, il vecchio TL con il nuovo TL. Eredità importante quella del Living da riprendere in occasione dell’anniversario del primo conflitto mondiale soprattutto per l’impegno civile che il Living ha sempre profuso nelle situazioni di conflitti. Recentemente è scomparsa Judith e questo spettacolo è anche un omaggio a lei e a mio padre che aveva portato il Living a Verona e di cui nei giorni di spettacolo ricorre il 18 anniversario dalla scomparsa. Isabella Caserta