30 novembre 2016
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Non c’è differenza
Tra eventi, incontri, rappresentazioni teatrali, proiezioni cinematografiche e altro ancora, si presenta all’insegna di una particolare vivacità culturale il programma del Festival “Non c’è differenza” di Verona, il cui obiettivo è sostanzialmente quello di porre l’attenzione sull’altro da sé. La terza edizione della manifestazione prenderà il via domani, 1° dicembre, per concludersi lunedì 5. E tra le altre iniziative previste, anche il Progetto “L’immaginario e la fotografia sensoriale – Visioni e cecità”, di cui sarà protagonista l’Associazione Blindsight Project.
Eventi, incontri, teatro, proiezioni cinematografiche e altro ancora: è una manifestazione bella e culturalmente assai vivace, il Festival Non c’è differenza di Verona (Teatro Laboratorio, ex Arsenale Asburgico, Piazza Arsenale o Via Todeschini), la cui terza edizione prenderà il via domani, giovedì 1° dicembre, per concludersi lunedì 5 dicembre, ruotando quindi attorno alla Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 Dicembre.
Ideato dall’attrice e autrice Isabella Caserta e organizzato dal Teatro Scientifico – Teatro Laboratorio, il Festival si pone sostanzialmente l’obiettivo di porre l’attenzione sull’altro da sé, tramite alcune «giornate “vive”- come si legge nella presentazione – in cui chi opera nel settore e chi invece non lo conosce possa avere modo di interscambiare informazioni ed esperienze anche con operatori specializzati».
Rimandando i Lettori alla consultazione del ricco programma, all’interno del quale si prevede di parlare di differenza declinandola in varie sfaccettature, ricordiamo anche il fondamentale contributo all’evento di disMappa, progetto ideato da Nicoletta Ferrari, che si occupa dal 2012 di valorizzare il centro storico della città scaligera, tramite la mappatura di luoghi (monumenti, musei, negozi ecc.) e la segnalazione di eventi culturali e artistici accessibili a persone con disabilità motoria in carrozzina.
Da quest’anno, poi, è nata anche Casa disMappa, innovativa forma di ospitalità gratuita per turisti in carrozzina nel cuore del centro storico di Verona. Proprio in tale struttura si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della terza edizione di Non c’è differenza, arricchita da una videoconferenza con Iacopo Melio, ideatore, tra le altre sue iniziative, della campagna social #vorreiprendereiltreno. (S.B.)
Ricordiamo ancora la disponibilità del programma completo della terza edizione di Non c’è differenza, Verona, 1-5 dicembre 2016. Ringraziamo anche Alessandra Corradi per la collaborazione. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@teatroscientifico.com.
A Verona anche L’immaginario e la fotografia sensoriale, con Blindsight Project
Tra i vari eventi previsti nell’àmbito della terza edizione di Non c’è differenza a Verona, ve ne sarà anche uno che avrà per protagonista Blindsight Project, Associazione assai spesso presente sulle pagine del nostro giornale, per le sue battaglie in favore dei diritti delle persone con disabilità, in particolare visiva.
Si tratta del progetto denominato L’immaginario e la fotografia sensoriale – Visioni e cecità, voluto dalla fotografia professionista Micaela Zuliani ideatrice del brand Portrait de Femme.
L’iniziativa prevede l’esposizione di fotografie scattate sia da chi vede, come Zuliani, sia da chi è cieca, come Laura Raffaeli, presidente di Blindsight Project, e le immagini saranno accessibili grazie ai Codici QR, realizzati da Sergio Muzzolon di Orbolandia.it, con i testi descrittivi della fotografa Fulvia Bernacca.
Video, riprese, testi e montaggio saranno di Micaela Zuliani e il video risulterà accessibile grazie all’audiodescrizione e alla sottotitolazione realizzate da Vera Arma dell’Associazione CulturAbile, da sempre partner di Blindsight Project per l’accessibilità degli spettacoli.
Protagonista di quel video è Simona Zanella, responsabile per il settore cani guida di Blindsight Project, al centro di un documento filmato che consentirà di scoprire una piccola parte della condizione della donna con disabilità sensoriale, in questo caso visiva, ad oggi del tutto sommersa. «Le barriere, la cecità e la sordità altrui – sottolineano da Blindsight Project – e infine l’importanza dei cani guida nella nostra società».
Per l’occasione, verranno fornite mascherine per chi da bendato vorrà provare a “vedere” una foto tramite un Codice QR, o ad apprezzare l’audiodescrizione nei momenti di silenzio e sole immagini del video. Oppure senza benda, ma con una cuffia insonorizzante, “ascoltare” il parlato del video, grazie alla sottotitolazione, un modo come un altro per capire meglio l’importanza dell’accessibilità nel mondo dell’arte e della cultura, oltreché per capire anche meglio le donne e soprattutto quelle che non solo non vedono, ma non sono viste nemmeno da chi vede, per distrazione, pigrizia, e poco altro, ciò che, messo insieme, crea una società incivile e colma di pregiudizi, come Micaela Zuliani riesce a dimostrare nel suo video breve, ma importantissimo per tutti.
Il progetto L’immaginario e la fotografia sensoriale – che ci si augura possa essere di esempio e stimolo per altri fotografi e registi che vogliano iniziare anch’essi a rendere accessibili i loro lavori – verrà presentato giovedì 1° dicembre (ore 18), durante il Festival Non c’è differenza di Verona. (M.B.)
Per ogni ulteriore informazione: spettacolo@blindsight.eu.